Nelle vicende italiane recenti, le imprese di qualità e dinamiche sono presenti in quasi tutti i settori del manifatturiero e con una diffusione anche in classi dimensionali solitamente sottovalutate; con tutti i limiti presenti, riescono a essere attive in misura significativa anche nel campo della ricerca e sviluppo o della presenza sui mercati esteri solitamente considerati preclusi alla piccola dimensione. Si tratta di una presenza già rilevante all’inizio del periodo, ma che negli anni tra il 2008 e il 2013 si è accompagnata a dinamiche sorprendenti.

Evidentemente si tratta di movimenti caratterizzati anche da grandi debolezze e fragilità: proprio l’esplicitazione dei punti di forza e di debolezza della struttura reale dovrebbe costituire l’elemento essenziale per disegnare politiche appropriate con risorse coerenti con gli obiettivi.
La diffusione delle basi informative per approfondire i temi di interesse in modo adeguato è ancora troppo limitata e laddove esiste, come nel nostro caso, poco utilizzata per definire correttamente i target della politica.

Uno dei primi obiettivi del Rapporto MET 2015 è esattamente di natura informativa cercando di mostrare evidenze, raccolte con grande impegno e su un arco di tempo significativo, sui principali aspetti strutturali del sistema industriale italiano, dettagliati per molte delle sue caratteristiche distintive.

Il percorso di analisi si snoda attraverso diversi passaggi: in primo luogo si affronta, con dettaglio crescente, l’evoluzione dell’industria italiana, dei suoi punti di forza e di debolezza nel corso degli ultimi anni, cogliendone aspetti noti (ma con articolazioni e quantificazioni originali) e altri molto meno conosciuti; segue quindi una rapida ricognizione della politica industriale dedicata alla facilitazione dell’esistente, ragionando su ciò che viene realizzato in altri paesi e sulla capacità e possibilità di attuare, come altrove, interventi di sistema; segue un riferimento quantitativo alle misure realizzate in Italia in termini finanziari fino al 2013 e, infine, rapidi cenni all’evoluzione dei dati fiscali.

Le elaborazioni sviluppate nel corso del volume sono basate, in prevalenza, sull’utilizzo di due database MET: uno è relativo al censimento sulle politiche industriali e sui flussi finanziari connessi (Governo nazionale e Regioni); un secondo database, di dimensioni molto rilevanti, è legato alle indagini campionarie MET presso le imprese (100.000 interviste circa, suddivise in quattro rilevazioni) con molti riferimenti a tutte le principali aree di attività delle imprese.

Gli autori del libro, a cura di Raffaele Brancati, sono: Emanuele Brancati, Raffaele Brancati, Marco Centra, Antonio DiMajo, Piero D. Falorsi, Andrea Maresca, Manuel Romagnoli, con l’assistenza di Antonella Giordano.